Thursday, June 25, 2009

Layers and the City

Lo strato informatico della città

Nella città di oggi, a parte la stratificazione storica, a parte la stratificazione razionalista delle funzioni e zonizzazioni si sta creando un altro layer semi-invisibile.

E il layer informatico. Sempre più si creano retti informatiche urbane e fisiche. Basti pensare alle paline degli autobus. Ora non solo indicano i nomi delle fermate, ma danno informazioni in tempo reale sulla posizione dell’autobus.

Questa rette informatica rimane però chiusa e l’informazione è unidirezionale. L’idea è quella di creare una rette di interscambio di informazioni nella città dove l’informazione è creata e gestita dal singolo abitante.

Una delle prime forme di informazione condivisa a scala urbana sarà il giudizio qualitativo di un servizio o di un ambiente.

I viaggiatori e i mendicanti hanno storicamente usato un loro linguaggio di simboli per passarsi informazioni. Sulla porta di una casa si incidevano degli simboli che segnalavano se quel posto era sicuro o no, se si poteva trovare da mangiare o se si doveva stare alla larga.

Usando la tecnologia di oggi si può taggare un posto come accogliente, costoso, pulito, rumoroso, affollato etc. Il metodo più veloce ed economico per fare questo è usare gli RFID Tag, circuiti stampati che si possono attaccare nelle vicinanze del luogo da valutare. Il codice radio-trasmesso può essere ricevuto da un cellulare e dare un’idea del giudizio che gli utenti hanno dato.

Le opportunità di questo strumento si allargano quando si pensa a creare un sistema nella città. L’informazione raccolta dal singolo cellulare può essere mandata in rette e sulla città si crea un layer informatico indipendente e aggiornato in tempo reale. Non solo si sa se un ristorante è economico, accogliente o affollato ma si crea un database dal quale si possono estrarre informazioni incrociate su zone e aree diverse della città.


Il funzionamento

Gli elementi necessari per creare una rette di condivisione dell’informazione basata sul tag personale sono i RFID, il cellulare/ricevitore, il nodo WiFi e l’interfaccia grafica.

L’RFID (radio frequency IDentification) è un sistema di lettura a distanza di informazioni contenute nel tagRFID. Il tag, costituito da un microchip che contiene dati e da un antenna, e in grado di ricevere e trasmettere via radiofrequenza le informazioni. In questo caso si userà un tag a 125/134 kHz che ha un buon rapporto prestazioni (leggibile fino a una decina di metri) – prezzo (inferiore ai 10 centesimi a unità). Il dato trasmesso sarà un numero che corrisponderà ad una valutazione che si dà al singolo esercizio commerciale, ambito o contesto urbano.

Il cellulare munito di lettore RFID raccoglierà da pochi metri di distanza il parere espresso dalle persone attraverso l’RFID, e lo trasmette al più vicino nodo WiFi.

Dai nodi WiFi, sparsi nella città per creare una rete indipendente e autosufficiente, l’informazione passa in internet, dove può essere raccolta, studiata e trasformata.

A questo punto l’informazione passa al interfaccia grafica, personale o urbana, e crea il layer informatico della città.

1 comment:

  1. ..la città parla ..ed effettivamente con le doppie non se la cava un grachè. bbbbbbella!

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