Friday, March 27, 2009

World Builder


Non so se ultimamente mi sono fissato, ma vedo dappertutto information technology applicata all'architettura. Mi sono imbattuto casualmente in questo video che vorrei condividere con il corso. Si possono trovare molti spunti per diverse riflessioni. Buona visione 

Saturday, March 21, 2009

Commento alla lezione sulla lunga crisi dell'ottocento 2009

Pensando alle caratteristiche di un nuovo stile(anche se è diminutivo chiamarlo sollo stile), di un nuovo modo di pensare all'uomo e alle sue interazioni, e quindi a un nuovo modo di pensare all'architettura, ho notato alcune caratteristiche che questo nuovo atteggiamento deve avere.
Prima di tutto deve essere internazionale, ma non esportato. Non si può esportare un modo di vedere il presente come se fosse una macchina progettata e collaudata altrove. Ma si può condividere e interscambiare un modo di pensare(quindi l'informazione) applicabile in tutto il mondo. Questo modo di vedere e di interagire con il presente dipende dal luogo e dalla cultura del posto, quindi dallo spirito del luogo, ma non è legato alla tecnologia usata.
Una seconda caratteristica di questo novo modo di pensare all'architettura sarebbe la possibilità di essere applicato ad ogni livello di progettazione. Dal design alla progettazione urbana.

Saturday, March 14, 2009

Commento lezione 2 2009




Wave 3.02
Riprendendo l'idea di Toffler, delle ondate che si susseguono, si può notare un mutamento o evoluzione nel idea di informazione. 
L'informazione non è più unidirezionale. E molto difficile ora trovare scene del tipo: famiglia mentre guarda la tv. E più probabile imbattersi in una "famiglia"(anche il concetto di stare insieme è cambiato) che sta interagendo con altre persone o altre entità. Quindi non solo si riceve l'informazione, ma si modifica e si scambia. Si ha un rapporto più privilegiato con l'informazione. E si ha l'idea(illusione) di contare qualcosa.
E interessante anche il rapporto con la pubblicità. Anche qui la freccia della direzione dell'informazione sta cominciando ad avere un doppio senso. Non solo la pubblicità ci informa. Non solo la pubblicità è sempre più personalizzata e soggettivizzata. Ma la pubblicità è sempre più interattiva(a prescindere dalla tecnologia utilizzata).


La macchina non solo "pensa" di giocare contro l'umano, ma spinge anche il suo stesso bottone e si autocomanda!!!  Video Link--> Pong Robot

Monday, March 9, 2009

Informazione e Informatica


Si parte dall'idea che l'informazione si ricavi dall'applicazione di una convenzione ad un dato(elemento di modifica della situazione precedente).  Un simbolo(dato) inserito in un ambiente codificato e convenzionato assume un valore informatico. Quindi l'informazione sarebbe la qualificazione di un cambiamento di stato in un ambiente codificato. 
Quesiti:
  1. Esiste l'informazione se non viene percepita o qualificata? (se un cane guarda il giornale non percepisce l'informazione)
  2. Siccome l'informazione è uno cambiamento di stato, ha sempre bisogno di un supporto fisico?? Se sì, allora l'informazione non può esistere senza il dato. 
  3. Se il dato e l'informazione sono legati biunivocamente dalla convenzione(funzione) che ne fa derivare l'uno dall'altro, non è che il dato e l'informazione sono 2 caratteri di un'entità(principio di dualità particella-onda)
  4. Ma se tutta la materia è solamente una vibrazione del nulla(teoria delle stringhe), quindi un cambiamento ti stato(dato) in un ambiente codificato(leggi della fisica), non è che tutta la materia è informazione??? (Ma allora anche l'informazione sarebbe materia???)???